Il mio silenzio è Pian Gembro
in attesa fittissimi abeti
armati arrestano il rumore.
Un secco colpo d’ali
vola basso il gallo cedrone
poi un attimo sul sasso acuminato.
Passa radente sull’onda cangiante
d’erba il vento.
Odore cioccolato e vaniglia
la nigritella.
In silenzio, perenni nel ghiacciaio
i soldati della Lobbia alta.
Statemi bene sentieri
erbe alte e inflorescenze
odore d’origano selvatico
e di mentuccia.
Nel vento l’orchidea carnosa
cerca il giglio rosato
e sul pendio si spalleggiano
i larici bianchi.
Stammi bene acqua di ruscello
baldanzosa fra il pietrisco.
Non rompe il silenzio
il grido del falco pellegrino
in picchiata sulla preda.
Stammi bene lago smeraldino
raccolto nel bianco della diga.
Fermo sull’argine il pescatore
spia il luccio dispettoso
già scomparso nei fondali.
Stammi bene fiume placato
del fondovalle,
dai ghiacciai perenni
fluire di eternità.