Nel calamaio del tarlato banco
intrisi il pennino della lunga penna.
Distrattamente gocce d’inchiostro
macchiarono la copia del mio tema
pronta a riconsegnare al mio maestro.
Tempo scaduto oramai, il dado tratto.
Passano i giorni il tempo smussa i drammi.
Arrancando si giunge all’alta vetta
e par d’avere il cielo tra le dita
quasi ad accarezzare l’arcobaleno.
Al mare si cavalcano i marosi
e si spingono le vele contro vento.
Ma, le strade non son tutte lastricate
e scivolar si può su sassi lisi
ed inciampar sotto arditi pesi.
Se a contrastar il gioco della vita
s’infrappone un giorno un fato tristo,
nel calamaio del tarlato banco
avere si può ancora gocce d’inchiostro.
Gocce d’inchiostro
di Maria Chiara Quartu