Albero non cedere al vento,
la tua vecchiaia sfida la mia.
Nella pioggia che t’illumina
scopro il tuo stanco ramo
quello verso ovest
con foglie ormai secche
anche i passeri preferiscono
il fico vicino, giovane, verde, forte
e tu resisti per tutto quel tempo
vissuto con loro.
Tu sai tutto di questa casa,
del suo giardino, dei gatti venuti a giocare
del bimbo che s’arrampicava,
di sua madre che ora ti guarda
e non sa se l’ora è arrivata.
Ma ti è bastata un’altra primavera,
una voce nuova sotto la fronda rimasta,
che subito al sole è spuntato un germoglio.
Che sia davvero che non vuoi morire?
Che sia quella voce fresca
balbettante di baci?
Resti così insieme ad altri
a raccontare ciò che loro non sanno,
ciò a cui loro non credono.
Speranza
di Emilia Banfi