Su un lungo ponte,
metafora d’unione,
molte vite spezzate
in un’autunnale e grigia
giornata d’agosto
quando anche il cielo
piange sconsolato
per uomini avidi
più abili a distruggere
che a innalzare sogni.
E il ricordo di ciò che è stato
nel vuoto fa precipitare
la nostra speranza
proprio accanto ai corpi
degli sfortunati viandanti
che hanno incontrato la morte
sospesi tra cielo e terra
carichi di bagagli di vita.
Tornerà il sole sulle macerie
ma intanto le nostre lacrime
si mescolano copiose
alla pioggia che ancora,
su quel ponte dimezzato,
continuerà a cadere in eterno.
E il silenzio è tutto ciò
che possiamo offrire alla notte.