Una mattina di un tranquillo giorno come tanti negli abissi più scuri dell’oceano, la donzella pavonina Pavo si svegliò con un mal di testa ed un raffreddore fortissimi.
– Etchiù! – esplose tutto ad un tratto svegliando i vicini di casa. – Etchiù! – continuava senza riuscire a smettere.
Nella sua casetta di corallo rosa abitava tutta sola soletta. Era una casetta graziosa piena di colore ed allegria, ma quella mattina tutto sembrava più triste e cupo; anche i colori sembravano piano piano sbiadire.
Nonostante il forte raffreddore decise comunque di uscire di casa per andare a fare la spesa al supermercato. Appena uscita incontra la sua amica stella marina.
– Ciao Stella! Come stai? Etchiù…-
– Io bene, mentre tu non mi sembri proprio in forma oggi. Non sarebbe meglio se tu restassi a casa e ti curassi per bene? Hai chiamato il pesce Dottore?
– No, ma non ti preoccupare, non è nulla di grave. Etchiù! Vado a fare la spesa e torno a casa.
– Se lo dici tu! Io sto andando alla stazione. Che ne dici di fare un pezzo di strada insieme?
– Volentieri! Andiamo. E-e-etchiù!
Si presero a braccetto e continuarono a chiacchierare. Lungo il loro tragitto incontrarono molti pesci, più o meno conosciuti, fino a quando arrivarono alla stazione e si salutarono.
– Etchiù! A presto Stella!-
– Cerca di curarti, Pavo e…e…etchiù!
Stella non si preoccupò inizialmente per quello starnuto, ma da quel momento iniziò a starnutire per tutto il giorno, prima in faccia al bigliettaio, poi sul treno, poi a scuola. Più gli starnuti erano forti e più tutto accanto a lei perdeva colore ed entusiasmo.
Nel frattempo anche gli starnuti di Pavo erano sempre più insistenti. Al supermercato aveva incontrato il Granchio reale, il sindaco del paese, nonno e nonna Marlin ed il pesce Dottore.
Fu proprio lui che la sgridò:
– Non dovresti essere qui, ma a casa sotto le coperte, Pavo! Non stai bene e dovresti curarti. Lo devi fare nel tuo interesse e nell’interesse di tutti quelli che conosci e a cui vuoi bene.
– Ma è solo un raffreddore! – protestò Pavo – come siete tutti così ansiosi e stressanti per una banalità!
Purtroppo però il dottore aveva ragione e ormai era troppo tardi: anche il Granchio reale, nonno e nonna Marlin e perfino il Dottore ormai erano stati contagiati da quell’etchiù così fastidioso e rumoroso.
Anche il paese era stato contagiato da questo malessere e tutto era diventato privo di colore, triste e cupo, senza più sorrisi ma solo starnuti. Tutti si dovettero rinchiudere in casa per giorni, senza poter vedere ed abbracciare gli amici.
Fu un periodo molto complicato per il pesce Dottore che dovette curare tutti rischiando la vita, ma fu tanto coraggioso e accudì tutti senza dormire e mangiare per giorni. Un vero eroe.
Anche per Pavo fu molto difficile: da sola in casa si sentiva persa, annoiata e molto triste, ma non si perse d’animo. Si curò, ballò ascoltando musica ad alto volume, cucinò e cercò di mantenere il contatto con i suoi vicini di casa parlando dalla finestra.
Ma anche per Stella non fu un periodo facile: a differenza di Pavo lei non era sola in casa perchè con lei c’erano suo marito e le sue due stelline, ma stare tutti insieme in un piccolo spazio era a volte divertente e a volte opprimente. Come la sua amica però non si scoraggiò e si inventò di tutto per curare, accudire e far divertire la sua famiglia.
Piano piano il numero degli starnuti di tutta la città calò e il mondo marino cominciò a riprendere colore. Il pesce Dottore si raccomandò con i suoi concittadini di non essere frettolosi ad uscire di casa; era molto importante che tutti comprendessero che era necessario guarire del tutto prima di ricominciare la vita di tutti i giorni.
– Capisco che è molto difficile stare lontano da tutti, ma se tutti rispetteremo questa regola presto potremo tornare alla normalità! –
E così fu. I colori tornarono tutti al proprio posto e così anche i sorrisi.
La donzella Pavonina
di BEATRICE BANFI della Scuola Secondaria Sant’Agnese di Saronno