In un giorno piovoso, 8 gemelli tutti di colore diverso, decisero di andare in giardino a sentire cosa si provava ad essere bagnati, perché per una ragione che non sapevano i loro genitori gli impedivano di farlo.
Appena arrivarono in giardino si bagnarono e iniziarono a diventare sempre più chiari finchè non diventarono bianchi e poi invisibili.
La madre ovviamente non li vedeva ma li sentiva. Appena capì che si erano bagnati ebbe paura di non riuscire a farli tornare come prima, ma poi s’illuminò; aveva un’idea grandiosa: la doccia di tempera.
La fecero tutti tranne il più grande, perché quando la madre andò a comprare la tempera di tutti i colori non trovò il suo colore, il nero.
Girarono tutta la città per trovare la tempera, ma, niente da fare.
Il padre ricordò che avevano una tempera nera in soffitta ma non le chiavi.
Allora si diressero verso ”Genchiavi” un negozio dove c’era un genio della verità che fabbricava chiavi di tutte le dimensioni e per ogni tipo di porta o botola.
Appena entrarono il genio chiese: “Qual è il motivo per cui venite da Genchiavi?”
“Siamo venuti a comprare una chiave per la porta della soffitta. Quella vecchia è andata persa” disse il padre.
Il genio della verità disse: “Sappiate che io non vendo chiavi a dei ladri. Voi siete ladri o cittadini comuni?”
La madre gentilmente rispose: “Siamo cittadini comuni”
“Voi state dicendo la verità” concluse il genio “Questa chiave entrerà perfettamente nel buco della porta. Adesso tornate a casa”.
La famiglia fece ciò che era stato suggerito dal genio e quando aprirono la porta il tubetto di vernice nera scivolò lungo le scale e si fermò ai piedi del più grande che se lo versò in testa e tornò ad essere come prima.
La tempera mancante
di ALESSIO ANNUNZIATA della Scuola Primaria Pizzigoni di Saronno